Terapia fotodinamica
COS’È LA TERAPIA FOTODINAMICA?
La Terapia Fotodinamica (chiamata anche PDT dal termine corrispondente inglese Photo Dynamic Therapy) rappresenta senza dubbio una delle terapie dermatologiche più innovative e tecnologicamente avanzate attualmente disponibili.

La PDT è una procedura medica che utilizza una sostanza fotosensibilizzante (l'acido 5-aminolevulinico oppure Metil-aminolevulinato) per via topica e una sorgente luminosa (LED - Light Emitting Diode), allo scopo di indurre la distruzione selettiva delle cellule tumorali e pre-tumorali (danneggiate dalla continua esposizione solare).

La sostanza fotosensibilizzante (5-ALA o MAL) penetra nella pelle e va ad accumularsi selettivamente nelle cellule malate (pre-tumorali, veramente tumorali o fotoinvecchiate dall’esposizione solare) poiché queste hanno un metabolismo più rapido. Una volta penetrate in queste cellule, le sostanze fotosensibilizzanti permettono l’accumulo della sostanza attiva Protoporfirina IX (PpIX).

La PpIX, illuminata da una sorgente luminosa a LED con lunghezza d’onda di 630nm, assorbe energia ed entra in uno stato di eccitazione. Successivamente cede la sua energia accumulata alle molecole di ossigeno circostanti formando i cosiddetti ROS, ovvero specie reattive dell’ossigeno. I ROS sono i responsabili della degenerazione delle cellule malate, poiché le causano l’apoptosi oppure la necrosi cellulare.
QUALI SONO LE INDICAZIONI?
Indicazioni ufficiali (per cui tale terapia è stata validata da organi di controllo internazionali): Indicazioni off-label (non ufficiali ma basate sullo studio di esperti del settore e validate da pubblicazioni scientifiche internazionali):
  • acne
  • verruche virali
  • verruche gentitali o condilomi
  • psoriasi
  • morfea
  • linfomi cutanei
  • leishmaniosi cutanea
COME SI SVOLGE LA TERAPIA?
La seduta di terapia fotodinamica è sempre preceduta da una accurata visita effettuata alcuni giorni prima del trattamento, che serve per verificare se il paziente presenta effettivamente lesioni cutanee derivanti da patologie che possano essere curate con la PDT. Nella stessa occasione il paziente viene informato in modo esauriente sulla metodica, sui possibili risultati e possibili effetti indesiderati e gli viene consegnato una cartella in cui è spiegata dettagliatamente la terapia e sono inseriti i moduli del consenso informato, affinché il paziente possa condividere con il proprio medico di medicina generale tutte le informazioni.

Il giorno della terapia il paziente affronta le quattro fasi di cui è composta. La prima fase è chiamata fase di esposizione della lesione e serve a preparare l'area da trattare all'assorbimento della crema fotosensibilizzante. Consiste nel rimuovere eventuali squame o croste mediante l'ausilio di una garza o l'utilizzo di una curette, per favorire la penetrazione della crema. In alcuni casi, per ridurre la percezione del dolore causata dallo sfregamento della curette, si esegue anestesia locale.

La seconda fase è quella di applicazione della crema sulla lesione e copertura dell'area da trattare attraverso una medicazione occlusiva che non permetta il passaggio di luce. Successivamente, inizia la fase di posa che dura circa 3 ore, in cui il paziente viene accomodato in una stanza dedicata. Per rendere più piacevole il tempo di attesa vengono fornite riviste, quotidiani e la possibilità di attendere con un familiare.

Al termine delle 3 ore, la medicazione viene rimossa ed inizia la fase fotodinamica, in cui la lesione viene esposta ad una particolare luce LED rossa di 630nm che serve ad attivare la sostanza curativa per circa 10 minuti.

Trascorso questo tempo, viene applicata una crema lenitiva ed eventuale ghiaccio istantaneo monouso per ridurre possibili sensazioni di bruciore e il paziente può tornare alle proprie attività.
QUALI SONO LE CONTROINDICAZIONI?
  • pazienti allergici alle arachidi (a causa di un eccipiente di cui è composta la crema fotosensibilizzante)
  • pazienti portatori di porfiria e xeroderma pigmentosum
  • stato di gravidanza o di allattamento
QUALI SONO GLI EFFETTI COLLATERALI?
Durante e/o dopo il trattamento alcuni pazienti presentano dolore, bruciore o prurito nelle aree trattate. Tali effetti sono di modesta entità e taluni sono indice del buon funzionamento della terapia.

Possono comparire edema (gonfiore), desquamazione e formazione di croste che tuttavia scompaiono in pochi giorni.

Effetti collaterali meno frequenti sono la comparsa di macchie più scure (ipercromiche) o più chiare (ipocromiche) nelle zone trattate, ma che si attenuano in genere dopo qualche mese.
QUALI SONO I VANTAGGI DELLA PDT?
  • Risultati clinici ed efficacia paragonabili ai trattamenti standard.
  • Eseguibile in pazienti portatori di pacemaker o in terapia anticoagulante.
  • Eseguibile anche in sedi difficili.
  • Trattamento di tumori multipli o estesi.
  • Tempi di guarigione relativamente brevi.
  • Elevata tollerabilità del paziente.
  • Ottimo esito estetico.
  • Ripetibilità.
  • Sicurezza.
Orari della Clinica DermaDuo
Dal Martedì al Giovedì
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